Issoudun 2025

Sono passati ben 10 anni da quando il vincitore del Premio ADGPA ha avuto la possibilità e l'onore di aprire il più prestigioso Festival europeo interamente dedicato alla chitarra.
Sono passati 10 anni ma l'emozione di verificare l'impatto della "Découverte ADGPA Italie" (definizione coniata dall'Equipe francese) sul pubblico dell'Auditorium del Centro dei Congressi rimane intatta.
Evidentemente, però, il livello del nostro Contest è oggettivamente altissimo e Samuele Lodetti lo ha confermato con un'esibizione impeccabile che ha "costretto" gli spettatori francesi a chiedergli ben due bis.

Ecco il filmato integrale

Samuele a parte, il Festival ha sfoggiato una programmazione talmente densa di eventi da non lasciare un solo istante libero ai fortunati partecipanti alla manifestazione.

Restando nell'ambito delle performance principali, vale sicuramente la pena di citare alcuni protagonisti in ordine di apparizione.
La giovane chitarrista, cantante e compositrice, Roxane Arnal, nota per la sua militanza nel fortunato duo Beauty and the Beast (con Michel Ghuzel) si è presentata con un'ottima Band ed un nuovo, suggestivo repertorio di composizioni in stile indie folk.

Raphaël Faÿs, chitarrista superdotato in grado di cimentarsi indifferentemente nei più disparati stili, ha dato vita ad un concerto dedicato interamente al flamenco, suonato con il plettro ad una velocità inimmaginabile.
Celebre per le sue collaborazioni con Marcel Dadi, i tanti album dedicati alla musica classica e Manouche, ha registrato la sua prima opera discografica dedicata al flamenco nel 2008 e da allora è andato sempre più affinando questo stile con una tecnica personalissima che dapprima stupisce per la velocità siderale ma che poi riesce magicamente a coinvolgere ed emozionare il pubblico.
Nicolas Blampain, accompagnato dal Quartetto Hanson (ben noto nel mondo della musica classica) ha invece offerto una musica evocativa grazie alla sapiente miscela di fingerstyle, classica e jazz. Sue tutte le composizioni presentate; composizioni solitamente eseguite da solista in fingerstyle ma che con il supporto di Tristan Loriaut, Anton Hanson, Jules Dussap, Gabrielle Lafait, Simon Dechambre e Stéphane Edouard, sono state arrangiate in modo originale e quanto mai efficace.

I Dragon Juice, duo formato dai chitarristi e cantanti Marion Mursic (figlia di Bruno Mursic, membro storico dei Superpickers) e Grégory François, hanno offerto una musica basata su complessi arrangiamenti per due chitarre e delicate armonie vocali. Davvero una piacevole sorpresa.

Tumultuoso, coinvolgente e travolgente è senza dubbio stato il concerto di Manu Lanvin che, già con il brano di apertura, ha costretto tutto il pubblico ad alzarsi in piedi ed a ballare senza freni.

Cantante, chitarrista e showman, Manu Lanvin è oggi una figura imprescindibile del blues-rock francese. Nominato "Miglior Artista Maschile" ai Globes de Cristal Awards del 2017, ha collaborato con Taj Mahal, Popa Chubby, Paul Personne, Beverly Jo Scott ed aperto numerosi concerti di Johnny Hallyday, oltre ad aver ottenuto un grande successo commerciale raggiungendo la vetta delle classifiche di vendita degli album fisici e digitali.

Il suo set è stato a dir poco trionfale. Una degna chiusura per Issoudun Capitale de la Guitare.

Non si può, infine, non citare un altro emozionante momento di musica rappresentato dalla presentazione delle chitarre Martin da parte di Christian Laborde supportato dalla fantastica voce di Dalila.

Christian, amante e appassionato di chitarre Martin fin dall'adolescenza, non si è limitato a suonare i celeberrimi strumenti ma ha ripercorso la storia della famiglia Martin ed ha evidenziato i pregi e le caratteristiche di ognuno degli iconici modelli del marchio.